Antonio| 09/04/2017
Parlare di un argomento che è complesso, fa anche giustamente timore, ma credo che debba essere conosciuto da chi si accinge ad investire i propri risparmi o la propria liquidazione. Non avendo interessi economici, posso ritornare su quanto già affrontato in questo articolo , dicendovi che il problema c’è e che un importante quotidiano delle Canarie, Canarias7 , lo ha affrontato in un suo articolo che analizzo per voi.
Già dal titolo dell’articolo, di cui potete trovare il link sopra, non si lascia spazio a dubbi:
Una ley turística que segrega al residente
C’è poco da tradurre: una legge turistica che segrega il residente (turista).
L’articolo poi prosegue con il medesimo tono allarmistico: si parla di fatto di una proibizione all’uso residenziale degli appartamenti in particolare zone delle isole definite come “suolo turistico”; per ora nell’occhio del ciclone sembra esserci il Plan General de San Bartolomé de Tirajana, il comune a cui fa capo Playa de Ingles e Maspalomas tanto per intenderci, dove gli iscritti a una Plataforma de Afectados por la Ley Turística (Associazione dei proprietari danneggiati per la Ley Turistica ) minacciano di ricorrere al Tribunale di Strasburgo.
Ma da dove viene il problema? Da quanto tempo c’è?
Poche scuse hanno coloro che sinora tacciono sull’argomento, l’approvazione del Plan General de Ordenación Supletorio de San Bartolomé deTirajana da parte del Gobierno de Canarias risale all’agosto 2016.
Già da tempo, quindi, l’applicazione secondo la Ley de Renovación y Modernización Turística de Canarias e il decreto che approva il regolamento che applica la legge, ha provocato le reazioni dei proprietari degli appartamenti e dei bungalow che vedono una limitazione dei loro diritti in questo divieto di residenza nella proprietà acquistata. Per ora la situazione è in piena confusione e incertezza.
Ma quali sono i numeri? Si parla di 70.000 famiglie colpite dalla nuova legge.
Ma le stesse dichiarazioni allarmistiche dell’Associazione di Proprietari sono chiare, ve le indico per onestà prima in spagnolo e poi tradotte:
si no se derogan las leyes turísticas “miles de propietarios no podrán usar sus inmuebles en suelo turístico como residencia, segunda residencia o inversión, tal y como ha sucedido en los últimos cuarenta años”.
Ma cosa significa anche in italiano derogare? Scorrendo il vocabolario Treccani On Line, si legge:
derogare v. intr. [dal lat. derogare (con il sign. giur.), comp. di de– e rogare «proporre una legge»] (io dèrogo, tu dèroghi, ecc.; aus. avere). – 1. a. Nel linguaggio giur., e in senso proprio, abrogare parzialmente una legge anteriore relativamente a determinate ipotesi; in questa accezione, il verbo ha come soggetto la nuova legge, o più raram. il legislatore, colui che emana la nuova norma.
Il resto credo che risulti chiaro: se non viene abrogata la legge tustica, migliaia di proprietari non potranno usare i propri immobili, ubicati in “suolo turistico”, come propria residenza, seconda residenza (domicilio) o investimento proprio, così come è successo negli ultimi 40 anni. Queste almeno le dichiarazioni dei proprietari degli appartamenti, non vedo ragione per cui non credere a quanto dicono.
Per ora dalle massime cariche politiche sia il presidente del Gobierno Canario, Fernando Clavijo, sia il suo omologo del Cabildo de Gran Canaria, Antonio Morales e anche molti rappresentanti dei gruppi parlamentari hanno dimostrato disponibilità all’ascolto delle critiche mosse dai proprietari degli immobili; un primo risultato è stato che nell’ anteproyecto de la Ley del Suelo, con una formula transitoria, si rende compatibile l’uso turistico quello residenziale, nell’attesa che si cambi nel 2017 la legge turistica. Il presidente dell’associazione Blas Padrón però dichiara che queste rassicurazioni non cambiano il calendario delle assemblee previste e che qualora si applicasse quanto scritto nei planes de Modernización y Mejora (decreto 85/2015) promette di agire per vie legali, sia nei tribunali spagnoli che in quelli europei.
La situazione è complicata dalla posizione del presidente degli Empresarios de Alojamientos Turísticos (Imprenditori degli appartamenti ad uso turistico) che ha difeso il buon uso del suolo turistico del sud che stabilisce la legge entrata in vigore l’anno scorso.
Secondo sempre il quotidiano Canarias7 il presidente Tom SMulders dichiara
“Debe defenderse en estos momentos la idoneidad del uso único del suelo, posición que es compartida por los fieles usuarios turísticos y sus touroperadores, y eso desde hace décadas”
“In questo momento si deve difendere l’idoneità dell’unico uso del suolo (quello turistico), posizione condivisa dagli usuari turistici (in campo giuridico chi è titolare per legge di un diritto, sancito effettivamente dalla legge) e dai tour-operator e questo da decenni. Effettivamente il problema è anche questo, se l’ultima legge è del 2016, in realtà sembra che applichi qualcosa già ribadito nel 2015 e che affonda le radici in leggi ancora precedenti, questo almeno è quello che mi risulta a una prima analisi.
Le reazioni dei proprietari non si sono fatte attendere, due le critiche: rifiutano queste decisioni che mirano a dover lasciare la proprietà ad altri (le società che affittano le case explotador) e fanno notare che in quanto proprietari devono pagare le spese, lasciando ad altri i guadagni.
La partita è aperta. A voi la scelta per chi volete parteggiare o le conclusioni che volete trarre. Il problema è sicuramente complesso e non ho la pretesa di averlo illustrato in modo esaustivo, mi sono limitato a riportare quanto scritto in un articolo che vi riporto:
Come complicare le cose semplici!… Io, come penso molti altri, finchè non ci sarà una normativa chiara e univoca e verosimilmente stabile NON compro niente. Forse è proprio questo lo scopo (occulto) della legge citata: impedire che piccoli investitori europei si mettano in mente di comprare per mettere in affitto gli immobili perchè solo la casta “eletta” di chissà chi deve sfruttare tutto lo sfruttabile! Non applicano la legge ma minacciano di farlo… così le persone, nell’incertezza, non comprano. Se la applicassero fioccherebbero i ricorsi alle varie giurisdizioni che sicuramente casserebbero la legge (o imporrebbero sostanziali modifiche alla stessa) onde preservare il diritto dei proprietari di fare ciò che vogliono (o quasi) del proprio bene, purchè non rechino danno agli altri proprietari, ovviamente. Non credo esistano leggi simili a questa in altre zone turistiche del mondo civilizzato, o qualcuno sa di precedenti? E’ una situazione pazzesca!
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Grazie del suo intervento. Mi limito a comunicare quelle che sono le ragioni che portano alcuni sostenitori di questa legge: trasformando la zona in area volta unicamente al turismo si riesce a mantenere un buon livello di sviluppodel turismo, senza intaccare l’ambiente circostante e garantendo un investimento continuo degli explotador (investitori) e volto a mantenere l’area con standard di stile, ordine ed eleganza adatti al turismo; va da sé che qualora vi fosse un obbligo all’affitto, il guadagno per i reali proprietari sarebbe basso. Il suo ragionamento è condivisibile, mi limito a questo perché mi sembra giusto mantenere una posizione neutrale.
Per dare un’informazione completa la informo che alcuni dissentono da quanto ho riportato (soprattutto aziende italiane che svolgono il lavoro di vendita e affitto in zona, quindi veri professionisti del setto, però confermo che ho indicato le fonti) e sostengono che sia sufficiente comprare in una struttura residenziale e non turistica, per essere al sicuro e al riparo da ogni problema. Le garantisco che, perché io prima di tutto piccolo sognatore-compratore, intendo rileggere la legge per vedere se si parla di “suelo turistico” o struttura turistica. La ringrazio per il suo commento, è importante sapere i vostri feedback, anche fossero critiche. Come già detto: non vendo, non propongo, non ho interesse economico nella mia ricerca di notizie, quindi ogni suggerimento o critica o commento sono ben graditi!
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… non è pazzesco… è tutto limpido. Basta fare una legge così per distruggere di fatto il valore degli immobili “sotto tiro”. Quando la quotazione sarà sufficientemente bassa interverranno di colpo i gruppi di investimento che hanno “spinto” la legge. Quindi è logico che lo stato tentenni nella applicazione vera e propria… l’obiettivo non è buttarli fuori, cosa che procurerebbe problemi legali, ma semplicemente distruggere il valore del loro immobile… è il famoso capitalismo di stato…,
P.S un precedente di esproprio è la legge sulla costa che prevede a lungo termine l’esproprio degli immobili vicini alla spiaggia
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A tal riguardo sono state apportate novità alla legge in essere? Ad oggi che situazione vige? Grazie
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La ringrazio della domanda, continui a seguirci, sto scrivendo un articolo su una notizia apparsa proprio oggi, in sintesi sembra che la linea sia quella di vietare l’alquiler vacacional (VV vivienda vacacional) su suolo turistico, tuttavia si lascia margine per i municipi (ayuntamientos) per creare eccezioni alla regola imposta dal Gobierno de Canarias
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