Come avviene spesso in Italia, un diritto si trasforma in un privilegio per i più veloci a danno di altri che non si avvantaggeranno delle medesime misure.

Se un basilare principio di equità avrebbe suggerito di mantenere le medesime condizioni, la politica italiana (destra e sinistra) se ne strafrega della piccola e media borghesia per strizzare l’occhio a evasori, corporazioni e lobby clericali.

L’ultima decisione di bloccare la cessione dei crediti provocherà danni al tessuto economico, ma anche a tutte quelle famiglie che non potranno sborsare decine di migliaia di euro per ristrutturazioni che spesso risultano necessarie su edifici con 20 o 30 anni di anzianità (o più). Spese che oltretutto potrebbero diventare non solo obbligatorie da un punto di vista della manutenzione ma anche da un punto di vista normativo se l’Europa continuerà a esigere un riduzione dei consumi energetici.

Le famiglie si troveranno dunque o a indebitarsi per avviare i lavori di ristrutturazione o nel peggiore dei casi a perdere la proprietà.

Nella legislazione italiana (e non solo) vi è l’opportunità di vendere la “nuda proprietà” di un immobile , ricavando qualcosa, mantenendo però l’usufrutto ossia la possibilità di godere dell’immobile sino al decesso del proprietario.

Queste saranno le due vie perseguibili. A mio avviso, il governo Meloni NON persegue il bene dei piccolo borghesi, seppur dietro a una cortina di fumo di bonus di vario genere.

Concordo con quanto detto dal dott. Piacentini direttore CNA a proposito di un rischio immediato per le imprese, alcune chiuderanno, credo però che la manutenzione alla fine si farà e sarà resa obbligatoria, se non dalle norme, dal passare degli anni. Il problema dunque sarà alla fine dei contribuenti impoveriti da inflazione e costo della vita e magari con lavori precari. Questo governo mi sembrano nemico dei piccoli borghesi e alleato solo con le frange che lo sostengono. Non è un governo degli italiani.

Ogni fondo è stato utilizzato per favorire le corporazioni che fanno riferimento all’elettorato della destra, partite Iva e clero con l’incremento dei soldi per le scuole private. La piccola borghesia vede invece ridotto il proprio potere d’acquisto con un aumento spregiudicato delle tasse indirette, in primis le accise sugli idrocarburi, l’inflazione o pensiamo all’aumento delle tasse sulle sigarette.

Il decreto contro il bonus ristrutturazione è solo l’ennesimo tassello. Mentre il governo riduce gli aiuti e aumenta la sottrazione di denaro delle tasche degli italiani , i miei cari connazionali ingaggiano discussioni su Rosà Chemical, Blanco, e altri argomenti di distrazione di massa

A chi vede ciò, consiglio: emigrate. Opporsi è sforzo vano. Il vero collante in Italia è l’egoismo, la sbruffoneria, la voglia di umiliare e schiacciare, a volte fine a sé stesso o a volte una semplice lotta per assaltare la diligenza. O si partecipa o ci si allontana. Ma il meccanismo non è modificabile né migliorabile.

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