Antonio| 25/10/2016

orologio.jpgDomenica prossima, il 30 ottobre, ritorna l’ora solare, quindi dormiremo un’ora in più perché porteremo l’orologio indietro di un’ora. Dite quindi arrivederci all’ora legale, un arrivederci al prossimo fine marzo.

Le persone si dividono: chi festeggia dormire di più e chi vede già le giornate diventare più brevi, il tramonto giungere prima.

Ma veniamo ai fatti: non dimenticate di tirare indietro le lancette! Anche se grazie alla tecnologia, soprattutto in computers e smartphone, tutto ciò avverrà in modo automatico.

Ormai siamo abituati che l’orario estivo (quello legale appunto) lasci spazio all’orario invernale (quello solare), ma i cambiamenti sulla psiche umana sono tanti, adattarsi costa fatica e vedere comunque le giornate accorciarsi, non lascia molte persone indifferenti.

Le Canarie non sono escluse da questo gioco.

Ma perché siamo sottoposti a tutto questo?

Europa.jpgVorrei fare con voi un poco di storia, questa differenza tra ora solare e ora legale ubbidisce alla Direttiva Europea del cambio dell’ora il cui scopo dichiarato è un forte risparmio energetico. La direttiva venne applicata in maniera progressiva in differenti paesi a partire dal 1974, periodo che vide una forte crisi petrolifera, combustibile necessario per la produzione di energia elettrica, almeno in passato.

La direttiva poi venne applicata all’intera UE dal 1981 e ratificata ogni 4 anni. Dal 2001 la decisione è diventata automatica e si rinnova dunque senza una conferma esplicita da parte dei paesi membri. In Spagna ci è voluto il Real decreto 236/2002 del 1 marzo per ratificare la decisione europea dell’anno precedente.

Per chi vedesse male questi cambiamenti di ora, ho una notizia brutta e una bella: come sembra accadere spesso nella vita!

untitledVeniamo con la notizia “brutta”, effettivamente vi è un risparmio energetico, quindi questa volta almeno, le direttive europee sembrano essere veramente utili. Vi sono dei dati a dirci questo, ce li fornisce l’ Instituto para la Diversificación y el Ahorro Energético (IDAE), in Spagna il risparmio di energia è attorno al 5 % e calcolando i prezzi vigenti dell’energia siamo attorno ai 300 milioni di euro, così diviso:  si parla di un risparmio per il cittadino di circa 90 milioni, 6 euro per ogni appartamento o casa, e di un risparmio di circa 210 milioni di euro a livello degli uffici (settore terziario dell’economia) e del settore secondario ( l’industria).

Nei vari decreti è stato deciso anche il giorno in cui effettuare il cambio: l’ultima domenica di ottobre e l’ultima di marzo.

E la notizia “bella”? La notizia bella per chi non ama questo cambiamento, l’ho trovata sul quotidiano ABC.es: il Parlamento della regione autonoma delle Baleari, durante la sessione ordinaria di questa mattina, ha proposto al Governo centrale di mantenere l’orario estivo (l’ora legale) per tutto l’inverno e quindi non passare a fine ottobre all’ora solare.

La proposta è stata presentata dalla formazione ecologista e nazionalista MES, differenti gruppi parlamentari della Camera regionale l’hanno sottoscritta. Il ragionamento di questa proposta si basa su una caratteristica geografica e su una specificità economica: le Baleari godono di tanta luce anche durante l’inverno e vedono nella ristorazione e nei pubblici esercizi per il tempo libero, un settore importante per ricchezza prodotta e numero di occupati.

Secondo questo partito, a chiedere che non avvenga più questo passaggio di staffetta tra ora legale e solare, sono sia la salute che l’economia e infine la famiglia.

Cosa c’entra con le Canarie? dubito che se il ragionamento passasse per le Baleari non potrebbe essere fatto anche per le isole Canarie. Una piccola curiosità: l’ora alle Canarie deve essere spostata alle 2, non alle 3 come in Italia, essendo questa zona con un fuso di -1 e quindi alle 3 in Italia, cioè alle 2 alle Canarie, ricordatevi di spostare l’orologio indietro di un’ora, portatelo all’1 !