Redazione| 03/08/2017

20170803_105729Las Canteras, con i suoi tre differenti quartieri (barrios): Las Canteras, Guanarteme e La Isleta, è sicuramente l’area dove si concentrano gli investimenti per comprare casa e metterla poi in affitto; questo perché si riesce a guadagnare importi sino a 3000 euro, nella maggior parte dei casi sopra ai 1800 euro al mese; da dove si ottengono questi numeri? Si pensi al fatto che mediamente un appartamento vale tra i 60 euro e gli 80 euro a notte, per gli appartamenti di maggior pregio o con un numero maggiore di stanze, il valore può anche aumentare notevolmente.

Ma la situazione è complicata da comportamenti al limite della legalità: affittare un appartamento come residente e poi subaffittarlo, mettendo sul mercato le singole stanze a scopi unicamente turistici. Sembra che siano soprattutto (ma non solo) gli italiani a seguire questo comportamento, facendo diventare i propri connazionali vittime di questo traffico: si legge infatti nel quotidiano La Provincia di ieri: “conozco el caso de un piso de tres habitaciones de Mesa y Lopez, cuyo alquiler costaba 800 euros al mes, cada habitacion se està alquilando a 400-500 euros” persone affitterebbero da anni appartamenti a 800 euro al mese, affittando ciascuna stanza a 400-500 euro … . Significa che i furbi affittavano magari l’appartamento pagando in contanti e anticipando mesi, per poi affittare le singole stanze a prezzi esorbitanti. Accaparramento di un bene per poi maggiorarlo di prezzo! A dirlo è il quotidiano La Provincia a pag. 3 dell’edizione del 2 agosto 2017; già la scelta della pagina è indicativa, nei quotidiani è lo spazio degli approfondimenti a cui si vuole dare risalto.

Ma perché un quotidiano canario è interessato a questo tema che potrebbe essere una questione squisitamente turistica? Il motivo è semplice e duplice: danno agli alberghi, i quali, pur vedendo un incremento costante di arrivi (+10%), non vedono un riscontro nei termini di stanze affittate (siamo solo al 70% anziché al preventivato 80%) e danno per residenti, per gli abitanti del luogo e i professionisti, questi ultimi ormai non riescono più ad affittare uno studio a prezzi normali, ma chi sono i professionisti? medici, dottori, commercialisti, etc..

Veniamo ora a spiegare ulteriormente la situazione. Per quanto riguarda i residenti, se in affitto, si vedono spesso scacciati dai loro appartamenti con scuse pretestuose o semplicemente vedono non rinnovato il contratto e rifiutato un rinnovo, in quanto il proprietario preferisce far diventare la casa un “alquiler vacacional” ossia affittare a turisti a giornata o a mese. A dirlo è Anna Wahnschaffe, proprietaria della Immobiliaria Rent Las Palmas.

I residenti (proprietari e affittuari) denunciano inoltre i gravi problemi di convivenza con turisti che spesso non rispettano gli orari di risposo (in Spagna vanno per legge dalle 22 sino alla mattina) e rovinano l’edificio con il passaggio di voluminose valigie e comportamenti non rispettosi della struttura. Numerose sono già state le telefonate alla Policia Nacional e con l’intervento a volte gli agenti hanno scoperto che l’appartamento affittato a turisti non era registrato come VV ossia vivienda vacacional , con conseguente elusione del pagamento delle tasse da parte dei proprietari. I residenti evidenziano anche un problema di sicurezza: nessuno sa niente delle persone che arrivano e, qualora gli appartamenti non siano registrati come appartamenti turistici, nessuno segnala alle autorità le persone che passano per questi edifici, un bel problema sicuramente in questi momenti di allerta per terrorismo.

Professionisti, esperti del settore immobiliare, residenti stanno chiedendo a gran voce un intervento delle autorità perché regolamenti ulteriormente l’affitto ai turisti e soprattutto faccia rispettare le leggi vigenti, avviando tutta una serie di controlli sugli appartamenti in affitto o in subaffitto. Già è possibile denunciare alle autorità eventuali appartamenti che non abbiano le carte in regole per l’affitto ai turisti.

Da parte di alcune associazioni di categoria degli albergatori si ipotizza che solo il 10% degli appartamenti affittati ai turisti sia in regola con la legge sull’Alquiler Vacacional; si cita per esempio il caso di Fuerteventura dove si hanno 279 licenze a fronte delle 1500 pratiche relative agli affitti. A rispondere a questa accusa è l’ASCAV (Associazione Canaria de Alquiler Vacacional), accusando i sostenitori di queste cifre di voler demonizzare socialmente la pratica dell’affitto ai turisti.

Un bel grattacapo per le istituzioni canarie, ma le leggi ci sono, stiamo a vedere se le faranno rispettare oppure se si andrà avanti con accettare la realtà che c’è, senza intervenire ulteriormente.

Sicuramente tutto questo è linfa per il nazionalismo canario che potrebbe ottenere un numero maggiore di voti proprio in quella fascia della popolazione ora scontenta e che potrebbe in futuro chiedere una legge sulla residenza che sia più restrittiva verso gli stranieri, verso lo sfruttamento della sanità canaria e verso investimenti immobiliari che scacciano i canari dalle proprie case in affitto per relegarli nelle zone più infime delle citta a vantaggio di turisti danarosi che possono permettersi di arricchire quei pochi proprietari che magari portano i soldi nella Spagna peninsulare o addirittura fuori dalla penisola iberica, se non dall’Europa (Cina, Russia, America ….).