Redazione| 24/05/2020

Dopo le positive dichiarazioni di esponenti del governo spagnolo, da Abalos allo stesso presidente Sanchez, oggi, durante la conferenza tra le comunità con il presidente del governo nazionale, il governatore delle Canarie Angel Viktor Torres è intervenuto a proposito delle dichiarazioni relative all’apertura al turismo internazionale dal primo luglio 2020.

Allarmanti le dichiarazioni dell’esponente canario, almeno per voi turisti che vi accingete a prenotare!

Ma cosa ha detto il governatore Torres?

Rispettando l’etichetta politica e anche di partito, Viktor Torres ha definito la decisione di riattivare il turismo straniero come

“una buena noticia para Canarias y España”

una buona notizia per le Canarie e la Spagna

ma poi ha anche subito ammonito il presidente Sanchez:

“hay que hacerlo con la máxima seguridad sanitaria” de los turistas que visiten las Islas. 

Bisogna farlo nella massimo sicurezza sanitaria per i turisti che visitano l’isola

Tutto bene e tutto positivo? Leggendo tra le righe, ma neanche tanto, è lo stesso governatore che aggiunge:

Para lograr ese objetivo esencial [….] que los pasajeros que vengan a las Islas lleguen con test PCR negativos al virus de la COVID-19, o con análisis equivalentes, y siempre cumpliendo de forma estricta los protocolos internacionales sobre seguridad sanitaria para el turismo, procesos que se deben aprobar y aplicar antes del reinicio de esta actividad.

per raggiungere questo obiettivo fondamentale […] i passeggeri che vengono alle Canarie [devono avere fatto nella propria nazione] il tampone (test PCR è l’acronimo ufficiale) con risultato negativo o analisi equivalenti, rispettare i protocolli internazionali riguardo alla sicurezza sanitaria per il turismo, e tutti questi processi devono essere individuati, approvati, applicati prima di riattivare il turismo.

Non riesco a capire alcune cose:

  • in Emilia Romagna per esempio, i tamponi sono effettuati solamente dalla Sanità pubblica, i test sierologici possono essere svolti da laboratori privati autorizzati dalla regione medesima. Come si accede ai test? La precedenza va data al personale sanitario, a quello per la sicurezza del territorio (polizia, carabinieri, militari), l’elenco termina con civili quali anziani e persone che hanno manifestato sintomi parainfluenzali dubbi in inverno. In caso di test sierologico IgG e IgM positivo, si passa alla USL per un tampone. In questa situazione c’è chi chiederebbe un tampone per viaggiare?
  • come il governatore vuole mettere insieme una ripresa economica, il 40% delle famiglie delle Canarie vivono direttamente di turismo, con queste sue richieste?
  • si può pensare che uno stato estero utilizzi i propri tamponi non per monitorare lo sviluppo epidemiologico sul proprio territorio, ma per permettere ai suoi cittadini di passarsi una vacanza all’estero?
  • qualora si potesse anche effettuare questi controlli, quanti giorni prima della partenza dovrebbero essere svolti questi test per rassicurare sulla salute di un passeggero? Due giorni? quattro? Due settimane? E se il contagio avvenisse dopo le analisi?
  • quali sono questi test equivalenti del PCR?

Veniamo però alla conclusione del discorso del governatore delle Canarie:

es fundamental que los aviones vengan llenos, pero para eso tiene que haber test en origen

Viene definito fondamentale il turismo, anche Torres ne è consapevole che alle Canarie si vive dei risparmi dei turisti, ma poi ribadisce: vogliamo avere i test fatti nel paese di provenienza; ma nel caso che il concetto non fosse stato capito dal presidente del governo spagnolo, ribadisce:

“los aviones vengan llenos y con pasaje seguro”, y “luego tocará abrir los hoteles”

Prima garantire i test nel luogo di partenza, che il governatore Torres identifica con il concetto “gli aerei arrivino pieni di turisti ma in sicurezza, poi penseremo ad aprire gli hotel”.

Il confronto tra Torres e Sanchez, sempre all’insegna della cordialità istituzionale e del bon ton di partito, termina con un ringraziamento di Torres a Sanchez per la decisione di celebrare altre conferenze interregionali sul turismo per stabilire una linea comune.

A questo punto, cari lettori e care lettrici, cosa devo dire? Dopo avervi invitati a raggiungerci? Conscio della responsabilità morale insita in un simile invito? Aggiungo che forse vi consiglio d’aspettare e per quest’anno, se siete amanti del mare, forse è meglio guardare le tante regioni del sud d’Italia che in fatto di bellezze paesaggistiche, gastronomia, arte e cultura, spiagge non hanno nulla da invidiare a nessuno. Come faccio, in cuor mio, dare certezze,quando le stesse istituzioni spagnole sembrano immerse in una attesa, in un dibattito, legittimo e democratico, ma di cui non si capiscono i possibili sviluppi? Personalmente non credo che se vincesse la linea del PCR (tampone) obbligatorio per i turisti, dall’Italia potrebbero partire in molti.

Fonte: hosteltur.com ; eldiario.es