Antonio| 02/05/2018
Anche c’è tanto da fare, è vero, i fatti di cronaca sono lì a testimoniarla, ma l’impegno c’è e con il lavoro quotidiano potremmo provare a debellare o limitare questo fenomeno.
Parlo del bullismo, di tutte quegli atteggiamenti e azioni tesi a umiliare, mortificare, svilire, offendere, deridere, colpire chi è ritenuto debole, diverso, non omologato o semplicemente chi è ritenuto una “vittima” da una persona che ancora non ha capito che in una società civile ci si preoccupa dei più deboli, non li si opprime in modo ripetuto per passare il tempo.
La scuola è un luogo dove si va per imparare, conoscere e conoscersi, confrontarsi, crescere, non per subire l’idiozia del violento o dell’ignorante di turno.
Per questa ragione come Quotidiano alle Canarie ci uniamo a questa giornata!
No al bullismo, sì al rispetto e al fare cooperativo e inclusivo.
Cosa fare di fronte al bullismo? Se si è la vittima: cercare ascolto negli educatori, mai chiudersi in sé stessi o pensare di essere “sbagliati” o la causa del comportamento del bullo; se si è spettatori: non ridere alle angherie, informare immediatamente gli adulti e sostenere la vittima di bullismo, magari facendo sentire la propria amicizia e contemporaneamente isolando il bullo che deve sentire che chi si comporta male non può fare parte di un gruppo sociale. Se si è adulti di riferimento (genitori, parenti, insegnanti, tutori, …) non minimizzare quanto sta facendo il bullo che deve essere fermato. Come recita lo slogan della giornata: lottiamo contro il bullismo!