Antonio| 28/04/2018
La mia opinione è che non è facile farsi un’idea chiara sulla sanità alle Canarie, leggendo però i tanti articoli sulla stampa si può provare a tracciare un insieme di punti e, collegandoli, cercare di capire quali sono le ombre e le luci della sanità alle Canarie.
Innanzitutto ho capito, o almeno questa è la mia convinzione, che se si va per il sistema pubblico si può incorrere in “lista de espera” ossia le liste di attesa che, a seconda della patologia e dell’isola, possono andare da qualche mese sino a qualche anno di attesa. Ospedali come il centro universitario di Tenerife sono un esempio di questa difficoltà come testimoniano articoli come questo . Per esempio, sono convinto che questa prenotazione tra cinque anni è un caso eccezionale; per visite oculistiche, operazioni di cataratta, ho sentito parlare da conoscenti canari di qualche mese d’attesa; sembra accertato però che queste liste esistano e siano, o quanto meno siano state lunghe, anche se attualmente in via di riduzione; su questo ultimo aspetto due istituzioni sono in disaccordo: secondo un documento stilato nel dicembre 2017 da parte del Gobierno de Canarias le liste d’attesa sono in via di diminuzione, non del medesimo parere Asociación para la Defensa de la Sanidad Pública che imputa ai tagli nel settore sanitario l’aver aumentato le liste di attesa che permangono lunghe in vari ospedali dell’arcipelago, soprattutto quelli delle isole maggiori: Tenerife in primis e Gran Canaria.
Nonostante questi problemi, tipici di vari paesi, anche dell’Italia, farsi l’idea di una sanità canaria allo sfascio sarebbe veramente ingiusto, sbagliato e non corrispondente al vero. Per due aspetti: i servizi offerti da cliniche private, ma convenzionate con il pubblico, e i successi raggiunti da varie equipe nei differenti ospedali, traguardi che dicono di una preparazione d’eccellenza del personale medico e paramedico.
Per quanto riguarda il primo aspetto, quello delle cliniche private, ve ne sono varie, molte gestite con criteri tipici dell’Europa del nord, vere punte di diamante come organizzazione, macchinari, assistenza, personale, una tra tutte? La Clinica San Roque di Maspalomas, che nel in Google ha una valutazione di 4.9/5 … tanto per citarne una. Certo prima di accedere a una di queste cliniche, meglio informarsi, molte sono anche convenzionate.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, sulla carta stampata si leggono molti articoli riguardo a riconoscimenti nazionali e internazionali alle varie equipe presenti negli ospedali pubblici canari; questo articolo che vi posto è solo l’ultimo che ho avuto occasione di leggere. Il centro di Unidad Multidisciplinar de Circulación Pulmonar del servicio de Neumología del Hospital Universitario de Gran Canaria Dr. Negrín è stato premiato dalla Sociedad Española de Neumología y Cirugía Torácica (SEPAR), per il secondo anno consecutivo, come centro d’eccellenza per la formazione teorico-pratica di specialisti nello studio e nella cura di patologie vascolari del polmone.
Come concludere? Le società che si occupano di trasferimenti degli italiani sembrano a volte tacere o non ricordare alcuni aspetti negativi (liste di attesa), legittimo, tenuto conto del lavoro; raccogliendo le informazioni, mi sono fatto l’idea di una sanità comunque con standard buoni se non addirittura eccellenti, è tutta questione di una buona copertura assicurativa o di soldi.
Quale è la vostra esperienza? Vi chiedo per favore di condividere le vostre esperienze: i nostri forum sono sempre aperti a ogni opinione (educata).
Vorrei pubblicare l’ esperienza di mio marito e mia in Gran Canaria per la sanità.
Mio marito a fatto il trapianto della cornea in Italia, nell’anno 2016( inizio)
Dopo otto.mesi il rigetto..in Italia..
Noi partiamo per Gran Canaria( gia programmato) a fine anno 2016 ..mio marito non vede..ect.. I comtinua a soffrire per dolore e non vedere..finalmente ad aprile anno 2017 all’hospital Negrin gli scoprono un fungo nell’occhio che gli ( (mangia) la cornea..un dottore giovane..inizia a curarlo..e gli ferma il fungo. A
A fine novembre il.dottore decide di mettere mio marito ( lista de espera)
Il 21 marzo hanno chiamato mio marito.ed il 22 marzo fatto il trapianto della cornea.
Come andrà è sempre una ( tombola) non sappiamo mai l’ esito .pero…..
1) non abbiamo pagato niente tiket farmaci, colliri.!
2) non esistono tiket negli ospedali.visite di controllo ect.
3) lo stanmo curando contro il (rigetto trapianto).
4) gli hanno fatto anche gli esami anche alle ossa.!.io non capivo ! Cosa c’ entra l’ ostoporosi con.gli occhi!
Perché le cure che gli stanno somministrando..possono influire al mantenimento delle ossa.
Allora io non.so come questo finisca se mio marito vedrà bene , (oppure in parte),
Ma questo noi .lo sapevamo..
Perché il fungo gli abeva devastato cornea ed altro…e non ci stava sicurezza matematica , di riveder bene.
Comunque facendo un esame
.di tutto , noi siamo contenti .
Quando hanno curato Valdes per il fungo.
Abbiamo avuto la massima assistenza..in hospital Negrin siamo andati tutti i giorni , anche di domenica!
( ma ci sono anche delle cose che io non capisco…)
Il paziente accanto a mio marito in ospedale dopo operato..è un ( canario )di Lanzarote ed era in( lista de espera) ..da 4 anni! ..un saluto Mirella Buti
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La ringrazio moltissimo del suo contributo .
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Buongiorno, pubblico l’ esperienza vissuta da mio papà presso l’ Ospedale Dott. Negrìn di Las Palmas . a bordo una crociera nei pressi delle Canarie , mio papà venne colto da un’ ischemia che lo mandò in coma. con rapido intervento venne portato mediante elicottero all’ Ospedale Dott. Negrìn. nel mentre, quando ci chiamarono a casa in Italia ci dissero che lo avrebbero portato in Ospedale ma, non vi erano granchè possibilità che si salvasse ( mio padre aveva 84 anni ) . All’ Ospedale venne assistito con tempestività e grande professionalità . durante la degenza tutto il personale Medico ed Infermieristico si prodigarono per aiutare anche mia mamma che, prima che io e mia sorella arrivassimo all’ Ospedale, non parlando inglese o spagnolo era in difficoltà per capire come stava evolvendo la situazione. mio padre venne salvato e dopo quattro settimane dimesso e potè tornare in Italia .
sarò sempre riconoscente a tutto il personale dell’ Ospedale Dott. Negrìn , grazie al quale mio papà si è potuto salvare . Tutti hanno riconosciuto il miracolo fatto all’ Ospedale Dott. Negrìn !
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Grazie per il suo contributo.
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