Redazione| 17/07/2017
Il Console onorario d’Italia per la Provincia de Las Palmas, José Carlos de Blasio, preoccupato per le esperienze drammatiche di alcune famiglie italiane, ha fatto un appello alle agenzie italiane alle Canarie e alle reti televisive italiane per una corretta informazione sul costo della vita nell’arcipelago. Il diplomatico informa che sempre più spesso accade che vi siano singoli e famiglie che, attirati da pubblicità o informazioni non corrette sulle Canarie, decidono di affrontare un trasferimento nell’arcipelago con desideri e aspettative che non si realizzano perché irrealistici, in quanto costruiti su dati non veritieri. Secondo il dott. José Carlos de Blasio, a volte, alcune imprese, specializzate nel gestire i documenti necessari al trasferimento (residencia, empadronamiento, alloggi), promuovendo le proprie offerte, possono finire inavvertitamente per creare aspettative troppo alte con informazioni non corrispondenti appieno alla realtà delle Canarie
Il Console richiama dunque agenzie e reti televisive italiane a dare informazioni più precise sulla reale situazione economica delle Canarie, sull’elevato numero di disoccupati e sulle quotidiane difficoltà che deve affrontare chi gestisce attività commerciali o di ristorazione. Il Console riferisce che ci sono almeno due emittenti televisive italiane che con i loro servizi hanno di fatto dato notizie “ingannevoli”: secondo alcuni, in zone come Corralejo, si può vivere con 500 euro al mese!
Bisogna stare molto attenti quando si divulgano informazioni, ricorda il console, non bisogna mai creare aspettative irrealistiche rispetto alla vera realtà canaria, perché questo può avere effetti disastrosi sulla vita delle persone.
Il diplomatico italiano lancia questo allarme dopo che molte famiglie (con bambini al seguito) hanno espresso la propria esperienza al console: ritornare in Italia, dopo aver toccato con mano la vera situazione delle Canarie. Con questo suo pacato appello, il Console si fa quindi portavoce di queste famiglie.
Gli italiani sono già una delle comunità più importanti dell’arcipelago, specialmente nelle isole orientali e nel Sud di Tenerife. Il municipio di La Oliva è poi un caso straordinario con 5.400 italiani residenti su 24.508 abitanti, ben il 22% (dati 2016)!
Negli ultimi cinque anni i residenti di nazionalità italiana alle Canarie sono cresciuti del 300%; le ragioni di questa migrazione? Il buon clima, la tranquillità, l’incremento turistico e le difficoltà economiche che vive l’Italia: bassa crescita, tasse e tagli.
Fonte: SER
Finalmente . Speriamo che questo ARTICOLO sia chiaro per tutti.
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Finalmente . Speriamo che questo ARTICOLO sia chiaro per tutti. …
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Sono contenta che si faccia chiarezza su come effettivamente si può vivere alle Canarie
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Sicuramente questo è dovuto al ignoranza della gente, e la poca o sbagliata informazione, molti credono di venire a vivere qui, dove si può aprire un chiringuito sulla spiaggia con 10mila euros e senza pagare tasse, magari immaginando un posto tropicale, e così negli ultimi anni sembra di stare in Italia, una vera invasione di italiani, ma per disgrazia o fortuna, ho visto almeno la metà tornare in patria dopo pochi mesi…
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Sarebbe opportuno che il console di occupasse anche dei problemi di chi ci lavora,paga le tasse, ha bambini, ma incontra problemi di notevoli entità per trovare un casa in affitto di larga temporanea. Tutto cio’, nonostante il 70 per cento delle case sono vuote e sul mercato si trovano solo case in vendita. È quel che c’è è in mano ai “cartelli” dell’affitto pri vati o multinazionali. Non esiste una politica abitativa e sociale degna di questo nome.
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Si é vero ci sono anche questi problemi, Peró qui si tratta di gente che é venuta di sua iniziativa, non é stata chiamata e forse non ce n’era neanche bisogno. Di conseguenza con quale autoritá il console pùó far presente questi problemi?
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Egregio signor Console, se ammette che i problemi ci sono ,dovrebbe essere in grado di capire quale è la catena di comando cui si deve rivolgere. Non ha senso dire che sono venuti spontaneamente. Se si tratta di giovani, sicuramente sono stati spinti da problemi di lavoro. Se si tratta di meno giovani potrebbero essere problemi di salute. Cosa c’entrano le case di cui nessuno si occupa?
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Hai perfettamente ragione. Noi italiani sembra siamo classificati di serie B. Ho più volte affrontato questo problema…ma se da solo non vado da nessuna parte..
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il console fa bene a mettere in guardia chi vuole trasferirsi, ci si deve informare presso il consolato e stare attenti a certe persone che in cambio di soldi sotto offerte di aiuto trovano tutto facile ma non è cosi.
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