Antonio| 26/02/2017

successo negli affari.jpgPremesso che non sono un esperto di economia, tuttavia vorrei esprimere la mia idea perché ritengo che sia meglio investire in Spagna piuttosto che in Italia.

La Spagna ha una crescita del 3,2%, crescita che è stata costante sia nel 2016 che nel 2015, questi successi positivi in fatto di PIL sono stati accompagnati da un incremento degli occupati, nonostante la Spagna come l’Italia abbia avuto una classe dirigente particolarmente debole, infatti il paese iberico ha conosciuto due elezioni nell’arco di sei mesi nel 2016, non essendo in grado le forze politiche dell’arco parlamentare di esprimere un governo.

Nonostante l’euro (o grazie ad esso) e una assenza di governo forte, la Spagna è riuscita a uscire dalla crisi con una crescita strepitosa di turisti, di ricchezza prodotta e riduzione della disoccupazione.

L’Italia? L’Italia fatica a superare l’1%, partiti molto attivi a distruggersi a vicenda, alcuni tesi a colpevolizzare l’euro di questa situazione, ma a mio avviso nessuna forza in campo è in grado di fare la differenza. Quelli contro l’euro mi dovrebbero spiegare per quale ragione la Spagna con la stessa moneta cresce, mentre l’Italia ancora fatica. I partiti delle riforme dovrebbero spiegarmi per quale ragione nonostante le riforme, l’Italia sembra ferma al palo o fermata da una corda lunga, ma comunque una corda.

Quale è questa corda?

Per me questa corda è quel male che attanaglia l’Italia. Politici? Debito pubblico? Corruzione?

No, per me il male, che stringe l’Italia in una morsa, viene da molto lontano ed è la stessa natura e anima dell’Italia: un secondo dopo guerra mai risolto, un conflitto tra campanili che porta gli italiani a godere di più del problema dell’avversario che ad aver voglia di lavorarci assieme. In Italia tutto diventa una guerra tra guelfi e ghibellini, uno scontro tra comuni e campanili, tra rosso e nero, con tutte le sue differenti sfumature. L’Italia è un paese che al liberalismo preferisce una ipocrisia distruttiva che riduce tutto ad un’occasione per lanciare una pietra contro il campanile della vallata opposta, una guerra tra colori che si oppongono in una eterna guerra civile dove il danno all’avversario è sicuramente meglio di una collaborazione proficua.

In tutto questo, convinto fermamente di questa idea, credo che investire in immobili e in imprese in Spagna sia una scelta migliore che investire gli stessi soldi in Italia, dove persino la carta stampata e i più vecchi giornali sono in realtà un riflesso di quello scontro che ho appena descritto; per questa ragione credo che spendere dei soldi per comprare dei quotidiani in Italia sia anacronistico e una spesa inutile.

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