Oggi volevo condividervi un link che ho trovato per portarsi la propria automobile dall’Italia. Le ragioni per farlo sono molteplici, quelle affettive ma anche quelle economiche. In generale il mercato dell’usato ha prezzi maggiori nell’isola, automobile che in Italia potete trovare dallo sfasciacarrozze, qui ancora vengono vendute e possono vale tra i 1000 e i 2000 euro; automobili degli anni ’80, ’90, primi anni duemila vengono considerate vendibili. Inoltre nella vostra auto potreste portare tutti quegli oggetti voluminosi o pesanti che altrimenti non potreste portare in aereo.

In internet ho trovato il seguente racconto.

A) importare l’automobile (passo 1) DUA
1) Ottenere il DUA
Pur essendo in Europa, se si pensa di portare la propria quattro ruote, è obbligatorio fare un’importazione del bene visto che c’è un regime d’imposte speciale, quindi non si paga l’IVA ma l’IGIC (Impuesto General Indirecto Canario). Per i veicoli superiori agli 11 cavalli fiscali si paga il 13% di IGIC mentre per quelli con meno cavalli è il 9%. Per il trasferimento definitivo o comunque superiore ai 6 mesi, bisogna pagare l’igic corrispondente, con la presentazione del DUA (Documento Unico Amministrativo) a meno che il trasferimento sia per cambio di residenza, in questo caso si dovrà chiedere il DUA EXENTO, presentando i seguenti documenti:

  • Essere titolare, cotitolare o guidatore abituale dimostrabile durante più di sei mesi prima di trasferirsi alle Canarie
  • Essere stato residente più di 1 anno fuori dalle isole Canarie
  • Realizzare il cambio di residenza alle Canarie, per il quale è necessario chiedere Alta en el Padrón Municipal
  • con il certificato dove si indica la data di registrazione e il luogo di proveninza
  • Se viene concessa l’esenzione dell’IGIC non si potrà vendere o cedere il veicolo prima di 1 anno dall’entrata alle Canarie.

Dunque la documentazione necessaria per formulare la richiesta del DUA è:

  • Fotocopia della Carta di Circolazione
  • Fotocopia patente
  • Fotocopia del NIE del titolare
  • Fotocopia Alta en el Padrón Municipal con indicato la data e il luogo di provenienza
  • Copia del biglietto con cui si è arrivati con la macchina
  • Firma del documento dove si dichiara che non si venderá il mezzo (esenzione IGIC)
    Per fare questo primo passo di una lunga serie si ha un tempo determinato, ovvero 45 giorni per realizzare la dichiarazione DUA, è importante rispettare i tempi altrimenti è possibile perdere l’esenzione e ottenente invece sanzioni per “fuori tempo”.
    Quindi se si rispettano le condizioni del primo elenco, si mettono insieme i documenti del secondo elenco ci si può recare all’ufficio della gestione doganale ed avviare la pratica che sarà pronta in una settimana circa se tutto va bene. Nel frattempo (anche dopo) è bene girare con il biglietto di arrivo della barca nell’auto,
    che attesta la data di ingresso, da esibire nel caso si venga fermati dalla Guardia Civil.

 

B) importare l’automobile (passo 2)
Traduzione della Carta di Circolazione
Ora una volta avviate le pratiche per l’importazione del mezzo di trasporto, dobbiamo far “tradurre” la carta di circolazione da un ufficio di gestione pratiche auto, ce ne sono diversi ma uno che è specializzato in importazione di veicoli è TUV Rheinland  che si trova vicino al teatro di Las Palmas, precisamente in c/ Rafael Cabrera, 9. Bisogna fare attenzione perché non è facile da individuare, non da sulla strada ed è dentro ad un edificio abitativo.
Dovete andarci con l’auto, quindi vi conviene parcheggiare proprio nel parcheggio a piani al fianco di quell’edificio, e arrivando nell’ufficio semplicemente spiegate che dovete far tradurre la carta di circolazione (Ficha Técnica). A quel punto un simpatico signore vi accompagnerà all’auto per prendere i dettagli dell’auto come il numero del telaio e di targa, farà un paio di foto e vi domanderà qualche dettaglio sull’auto.
Anche se non si paga molto per il parcheggio potete chiedere il rimborso di mezz’ora alla TUV Rheinland, che è la convenzione che hanno, dopodiché in un giorno o due vi faranno tornare a prendere il blocco tradotto timbrato e sigillato, e per questo lavoretto si prendono 108,56 €, ovviamente vi chiederanno un anticipo di una ventina di euro quindi dovrete saldare il restante.

C) importare l’automobile (passo 3) ITV
ITV (Inspección Técnica de su Vehículo)
Come in Italia e presumo in ogni altro paese, quando importiamo un veicolo a motore, bisogna passare il collaudo ovvero la così detta ispezione tecnica del veicolo.
Questo è un passaggio piuttosto semplice; una volta ottenuta la traduzione della Carta di Circolazione, ci si presenta ad uno dei punti abilitati al controllo dei veicoli, denominati appunto ITV, meglio prendere appuntamento preventivo.
Personalmente ho scelto quello più vicino a casa, ovvero situato nel poligono industriale Mapiez in Telde, scoprendo che forse è migliore rispetto ad altri più affollati a Las Palmas, più precisamente si trova in c/ Ángel Guimerá (qui i dettagli) ci si arriva tramite la strada Telde-Jinàmar. E gli orari di ispezione sono dal lunedì al venerdì, alla mattina dalle 8:30 alle 13:30 e al pomeriggio dalle 16:00 alle 18:00.
Quindi ricordatevi di portare:

  • Carta di circolazione originale (che si terranno) e ne faranno una copia timbrata
  • Carta di circolaizone tradotta
  • Patente

Sono previsti i normali controlli dei gas di scarico, gomme, luci, cinture di sicurezza e via dicendo. Prenderanno nota del numero del telaio e i chilometri percorsi, se tutto è in ordine prepareranno la nuova carta di circolazione spagnola, ci vorrà più o meno una settimana di tempo perché sia pronta quindi dovrete ritornare. Insieme alla carta di circolazione vi daranno anche un piccolo adesivo che indica l’anno e il mese di scadenza nel quale andrà fatta la prossima revisione, normalmente ogni due anni per le auto che ne
hanno più di quattro, andrà attaccato sul parabrezza lato passeggero in alto (deve essere ben visibile).
Questa operazione ha un costo di 50,10 €, da pagare anticipatamente e che passiate o no il collaudo, alla fine vi consegneranno anche una fattura con indicato “SIN DEFECTOS” se l’auto è appunto senza difetti.

D) importare l’automobile (passo 4) Hacienda
Hacienda (Agencia Tributaria)
Innanzi tutto bisogna registrarsi all’agenzia tributaria (darse de alta), qui in Gran Canaria l’ufficio giusto dove eseguire questa e tutte le altre operazione è in c/ Luis Doreste Silva 10. Ultimamente è cambiato il sistema di accoglienza, c’è un dispenser che eroga i numeri degli sportelli per le differenti operazioni, prima di tutto bisogna comprare i moduli che ci servono, il primo è il “Modelo 030“ Declaración censal de alta en el censo de obligados tributarios, cambio de domicilio y/o de variación de datos personales (istruzioni su
come riempire il modulo), che una volta compilato possiamo chiedere che con lo stesso numero ci inseriscano nella lista che sta aspettando, altrimenti se si arriva con già il modulo stampato e compilato si può prendere un numero per lo sportello oeprativo.
Questo in verità non ha nessun costo, e come risultato ci verrà consegnato un bel foglio pieno di codici a barre con indicato il nostro NIF (Número de Identificación Fiscal), che servirá ovviamente per pagare i vari tributi.
Per questo vi servirà portare con voi anche:
1) documento di riconoscimento
2) NIE
Ora, per quello che interessa a noi dobbiamo comprare per 50 €/cent. il “Modelo 06” Impuesto Especial sobre determinados medios de transporte. Questo in particolare serve per avere l’esenzione dal pagare l’IGIC, va compilato in ogni sua parte e cosegnato poi allo sportello (vedi sopra) per la registrazione, allegando anche:
fotocopia della carta di circolazione
fotocopia del NIE
DUA
Certificado de inscripción AIRE (da chiedere quando ci si registra al consolato)

NOTA: una buona cosa è portare sempre con voi i documenti acquisiti in precedenza.
Non ci resta che aspettare due o tre giorni per poter ritornare a prendere la risposta, sempre prendendo il numero e aspettando il proprio turno; ci sono comunque molti sportelli (tipo 36) quindi alla fine il tempo di attesa è abbastanza ridotto.

E) importare l’automobile (passo 5) Tassa di proprietà (Impuesto)
Tassa di proprietà (Impuesto)
Ovviamente anche il comune vuole la sua parte, quindi dobbiamo andare a pagare la tassa si proprietà al comune dove siamo residenti, io abito nella zona di Telde e per onorare la tassa dobbiamo recarci al Ayuntamiento che si trova in Plaza San Juan 1, esattamente di fronte alla chiesa. Entrando ci si trova in un androne dove frontalmente ci sono delle scale ed a sinistra lo sportello che fa al caso nostro, dobbiamo spiegare che dovremmo pagare la tassa per l’automobile importata. Detto questo ci chiederà di mostrargli:
Carta di circolaizone (quella spagnola)
Documento di riconoscimento più NIE (fotocopia)
Con questi dettagli riempirà il modulo e calcolerà quanto si deve pagare, in linea di massima sono circa 51 € per mezzi inferiori a 1600 cc. di cilindrata e 107 € per i veicoli superiori a 1600 cc. Però se ad esempio arrivate a luglio, come nel mio caso, pagherete soltanto la metà dell’importo ovvero 53,71 €; si calcola ogni tre mesi quindi si pagherà ad aprile (9 mesi), a luglio (6 mesi) e a ottobre (3 mesi).
Attenzione perché non si paga direttamente allo sportello, ci verrà consegnata una fattura che si potrà saldare in qualsiasi banca, anche agli sportelli automatici delle stesse, BBVA accetta pagamenti di fatture soltanto tramite questi ultimi e comunque tutti anche senza avere il conto in quella banca. Comunque molto semplice e rapido, ci si reca allo sportello, se disponiamo della fattura con codice a barre la passiamo sullo scanner altrimenti bisogna inserire il codice manualmente, ci verrà indicato l’importo così inseriamo le banconote (più vicine all’importo esatto) e ci verrà restituito il resto con la ricevuta del pagamento.
F) importare l’automobile (passo 6) Immatricolazione
Immatricolazione
Finalmente siamo arrivati al punto che aspettavamo da tempo; ottenere il numero di targa spagnolo per la nostra auto, molti pensano che andare all’ufficio traffico è la cosa da fare appena arrivati, in realtà è l’opposto!
La DGT (Dirección General de Traf’íco) la troviamo non tanto distante da Hacienda, esattamente in Plaza de los Derechos Humanos 2, Las Palmas de Gran Canaria. Entrando in fondo a destra c’è uno sportello informazione, ci si accede senza numero, vi daranno qualche “indicazione di massima”, io sono dovuto tornare almeno 3 volte perché mancavano sempre dei documenti. Quindi l’elenco completo che mi hanno chiesto è il seguente:
1)tassa pagata di 91,80 €
2)documento italiano e NIE (fotocopia)
3)Carta di circolazione spagnola e scheda della ITV (due fogli rosa e azzurro)
4)ricevuta del pagamento della tassa del comune
5)la risposta di Hacienda del modelo 06
6) certificato di proprietà in originale
7) DUA
Comunque il solito consiglio è di portare con voi tutti i documenti riguardanti l’automobile.
La tassi di 91,80 € si paga direttamente alla DGT allo sportello n° 15, praticamente una cassa dove si paga per il servizio richiesto (accettano anche carte di credito), dovrete dire che volete immatricolare un veicolo, una volta pagato quanto dovuto vi daranno un numero per uno sportello addetto alla gestione della pratica. Qui si fanno un sacco di altre pratiche e si pagano multe, per cui ci vuole un po’ di pazienza, quando è il vostro turno consegnate tutto ed aspettate… a me è toccata un signora di una certa età, che ha mollato
tutto ad un superiore (che ha fatto altre fotocopie) e dopo circa un quarto d’ora ho ricevuto il mio bel numero di targa stampato sul libretto spagnolo.
Io ho detto: “…e adesso?!”
E la simpatica signora mi ha risposto: “beh deve far fare la targa (placa de matricula) e attaccarla all’auto.”
Ok, sono rimasto spiazzato, comunque tornato a casa ho fatto un piccola ricerca su internet ed ho scoperto che i negozi di ricambi auto più o meno importanti fanno anche questo servizio, basta presentarsi con la carta di circolazione dove c’è scritto il numero di targa e in pochi minuti preparano la “placa” di metallo, per la modica cifra di 18 € le due.
Ora basta attaccarle e siamo a posto! O quasi, non vorrete mica andare in giro senza assicurazione?!
G) importare l’automobile (passo 7) Assicurazione
Assicurazione
Per quanto riguarda l’assicurazione, funziona grosso modo come in Italia. Io sono andato a un’agenzia Mapfre in Telde, dicono che siano i migliori come assicurazioni, comunque la cosa importante e’ ricordarsi di portare l’ultimo l’attestato di rischio che vi ha mandato la vostra assicurazione italiana. Questo perché vi possono mantenere l’anzianità anche con una compagnia assicurativa estera, probabilmente non esattamente la stessa ma utile per non ripartire da zero, o meglio da 14. Qui tengono conto dell’età, da quanto possiedi la macchina e da quanto possiedi la patente, più chiaramente se hai fatto incidenti o hai
usufruito dell’assicurazione.
Siamo andati dall’agenzia di fiducia della mia ragazza, dove pochi giorni prima avevamo stipulato anche la sua polizza, e con il foglio dell’attestato di rischio alla mano abbiamo spiegato che era l’unico documento che rilasciavano e anche come si leggeva, questo perché al primo invio per email per avere il preventivo, mi hanno detto che non andava bene.
Tutto e’ bene quel che finisce bene, dopo un paio di giorni di attesa mi hanno fatto un preventivo, questo tempo e’ necessario perché devono inviare la richiesta all’uffucio centrale di Madrid. Alla fine mi e’ venuta a costare circa 430 € per 12 mesi, con praticamente tutto a pare la kasko, quindi con furto, incendio, cristalli, eventi naturali e socio-politici, e forse qualcos’altro che non mi ricordo. Rispetto a quanto pagavo
in Italia e’ esattamente un terzo!
Sinceramente non ho neanche pensato a farmi fare preventivo anche da un’altra compagnia, sono già molto contento con questo e per di più la ragazza dell’agenzia ci ha preso in simpatia!
Ricordatevi di poetare con voi:
1) il nuovo libretto di circolazione
2) documento d’identita e NIE
3)patente
4)attestato di rischio della vecchia assicurazione
5) carta di credito o contanti per pagare
Fatta e pagata l’assicurazione vi daranno una cartellina con le norme e le formazioni di tutto quello che avete contrattato, insieme ovviamente alla fattura. Attenzione perché qui, a differenza dell’Italia, non bisogna esporre nessun tagliandino sul parabrezza dell’auto, basta portarselo dietro ed il gioco e’ fatto.
Non abbiamo ancora finito, dobbiamo tornare al consolato…

H) importare l’automobile (passo 8) Consolato
Consolato
Questo e’ veramente l’ultimo passo da fare per importare un’auto a gran canaria, a meno che la vostra assicurazione non vi rimborsi i mesi non usufruiti di quello che avete pagato, come fa DirectLine.
Bene, ora non ci resta che prendere un nuovo appuntamento al consolato per poter consegnare un po’ di cose e chiudere finalmente questa pratica. Avuta la conferma dell’appuntamento, come dicevo nei post precedenti vi consiglio di farlo tramite email, recatevi al consolato con sotto braccio:
1)originale del certificato di proprietà italiano
2)fotocopia foglio di circolazione timbrato dall’ITV
3)le due targhe italiane
4) fotocopia dei documenti spagnoli dell’auto
5) fotocopia carta d’identita e NIE
6) 9 € per le spese postali
7) più una seconda fotocopia di tutto quanto
In circa dieci minuti vi sbrigherete, con anche un paio di battute del console, molto simpatico e disponibile. Non ci resta che aspettare con pazienza il certificato di radiazione dell’auto dall’albo della motorizzazione italiana.
Questa volta abbiamo veramente finito e siamo in regola per girare tranquilli, evitando che ci sequestrino la macchina e ci appioppino una “bella” multa.
importare l’automobile – conclusioni
Tiriamo le somme su questa particolare questione; è meglio vendere la propria auto o portarsela dietro?
Allora, carta e penna, facciamo i conti della serva:
70,00 € per il DUA
108,56 € per la Traduzione della carta di circolazione
50,10 € per il controllo ITV
0,50 € Hacienda
91,80 € per l’Immatricolazione
18,00 € per le targhe
9,00 € per il Consolato
Il totale è di: 347,96 € con un tempo minimo di esecuzione di 4 settimane sapendo esattamente cosa fare e con un po’ di fortuna, io ho impiegato circa 2 mesi facendo anche qualche giro a vuoto o nella sequenza sbagliata. Potete vederla così; è come un gioco di ruolo.
Questo è quello che costa di documentazione trasferire l’automobile a tempo indeterminato sull’isola, ovviamente vanno aggiunte le spese quali la tassa comunale e l’assicurazione, come in Italia sono cifre variabili a seconda del luogo di residenza e anzianità; per me sono venute a costare rispettivamente 107,00 e 430,00 €/anno.
Dovete valutare attentamente se vale la pena per voi trasferire anche l’auto, ovviamente influisce direttamente il valore della stessa, se si ha voglia e si può vendere in italia e ricomprare in loco e quante cose pensate di portarvi dietro (?). In aereo c’è un limite ben definito di dimensioni e di peso, superato il quale si paga per chilogrammo in eccesso, ad esempio con Iberia sono al massimo 1 valige per un totale di 22 kg, superato il quale si paga 60,00 € per un collo in più.
I vantaggi di portarsi l’auto secondo me sono:
-si conosce il proprio mezzo (nel bene e nel male)
-potersi portare una quantità di cose che in aereo, in ogni caso, sarebbe impossibile
il viaggio in se, permette di vedere luoghi e conoscere persone in maniera differente (partendo da Bologna ci vogliono 2 giorni d’auto e 2 giorni di traghetto)
Di contro, gli svantaggi possono essere:
-il costo dei documenti ovviamente come scritto sopra
-il costo del viaggio che è più oneroso di uno in aereo
-il tempo che si impiega (appunto: partendo da Bologna ci vogliono 2 giorni d’auto e 2 giorni di traghetto)
Quindi ad ognuno la sua libera scelta e BUON VIAGGIO!

importare l’automobile – Nota finale
Finalmente sono riuscito ad avere il certificato dell’ACI-PRA di esportazione definitiva dell’auto, c’è voluto un po’ di tempo per diversi motivi, però possiamo prendere un piccolo ultimo accorgimento che ci faràrisparmiare tempo (sempre molto importante), vediamo come.
Come vi avevo detto QUI non dobbiamo solo aspettare che arrivi il certificato, perché dobbiamo pagare anche la pratica per l’esportazione all’ACI, come possiamo vedere a questa pagina del sito dell’automobile club italiano dobbiamo pagare quanto segue:
€ 7,44 per emolumenti ACI
€ 29,24 per imposta di bollo
€ 9,00 per diritti DTT + € 1,80 per spese postali
€ 0,75 per spese postali per l’invio del certificato in zona 1
Per un totale di € 48,43. Io ho dovuto inviare il denaro in due volte perché proprio nei giorni che ho eseguito il primo versamento è passata la Circolare DsD n° 11277 del 30/9/11, con riferimento alla Circolare della Direzione Generale per la Motorizzazione n. 9866 del 25/03/2011 in tema di cessazione dei veicoli a motore, stabilisce che le Carte di Circolazione relative ai veicoli da esportare nei Paesi della UE, devono essere annullate attraverso l’applicazione di un tagliando emesso dal Dipartimento Trasporti Terrestri.
Il costo di questa operazione è appunto di € 9,00+spese postali. ed il pagamento di questa somma l’ho dovuto eseguire in un secondo momento, quindi poi hanno dovuto aspettare il buon esito del trasferimento per avviare la pratica, questo significa aumentare ulteriormente i giorni di attesa. Comunque ora hanno anche aggiornato la pagina che spiega quanto e come pagare, io personalmente l’ho fatto tramite bonifico bancario visto che è rapido, non ha costi aggiuntivi e si può fare da qualsiasi parte del mondo avendo una connessione ad internet.
Attenzione bene; tutta questa operazione si può fare in anticipo, così che quando il consolato invia la busta può inserire la ricevuta del bonifico in modo da avviare la pratica di esportazione appena arrivano i documenti all’ufficio ACI di competenza.
Ho chiesto con gentilezza, e sono riuscito a farmi anticipare via mail, dall’ufficio di Milano la scansione del certificato così da poter inviare l’annullamento della polizza assicurativa italiana (Directline) per avere il rimborso dei mesi non usufruiti.